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LA LUNA SOTTO I PIEDI

 

 

 

 

Posso combattere la forza

degli uomini non le tue lacrime

M'annullano e m'imprigionano 

in una vertigine

senza fine...

 

lunasottioiedi.jpg (16504 byte)
Dove l'eco
realizza
la coperta della voce
il buio oltre la luce
è grano fiorito
ed è con la posta del cuore
che si legge il giornale

Taci
cadente colosso
macchiato di porpora
opulenza fastosa
la castagna
corrosa
apre la sazia bocca
solo per stuzzicare

cuò che resta tra i denti
e tu taci in silenzio

taci il grido ribelle

cielo.jpg (24194 byte)

Sboccia gennaio
nel guardare il bene
e la margherita
all'ombra della sera
dona al mandorlo
il suo colore
tra poco a novembre
le rose di maggio
e quando verrà
l'estate
al crepuscolo
del pergolato
ci saranno
stelle nel prato
calde come spighe
e mattini d'autunno
nelle notti d'agosto
e l'alba della sera
ad ogni giorno

Rudere affossato
acefalo fanciullo
d'armonia perduta
pudore e sofferenza
è lo squallore disadorno
custode dei tuoi silenzi
scordati nella polvere
svuotati

a goccia

a goccia

lunagirella.jpg (21438 byte)

Sognando margherite
Valzer e piagnistei
il treno
se ne è andato
Calice di rugiada
nella fresca sera
tra poco s'affaccerà
la luna sotto i piedi

Una ragione
spoglia l'innocenza
una stella
è nera senza luce
"Lascia che accada"
nello zoo di cristallo
la mano vuota chiede
d'essere riempita
d'ogni dono
"lascia che cada"
la tua porta chiusa
La rinascita
è essenziale
se ti mostri
nudo davanti al cielo

essenza.jpg (24902 byte)

Quel bastone di legno
sognava cavallucci
fate e mostri
al gioco di fantasia
Allora non c'era
lo sporco sul tuo viso

Risucchia l'acqua
la conchiglia
Tutto ci che tocca
è sale dentro il mare
E labbra
color lampone
sanno di vino
e acetosella

 

Ansima la candela
che comincia
a bruciare
Luccicagnola
nella fredda sera
la fiamma gialla
della piccola
bandiera
Si strofina
la bianca mano
sulla barbetta
aspra mentre
giallo e tondo
come zucca
il sole è sorto
alle tue spalle

fotoivera.jpg (12482 byte)

China la testa
di primavera
la terra
è mammella
piena di latte
A differenza di chi
il letto ha per amico
il dio di credenza
antica va chiamando
l'uomo
per portarlo al dito

Il Cristo è
tra pastori
tocca a te
trovare
il gregge
non basta
fare il segno
della croce
- Tutto è mortale -
l'eterno
non ha sorte
solo il saggio
lacera la vitan l'esistenza

 

Lascia che batti
il palmo
sulla spalla
bevi vino
se vino trovi
la iena si lamenta
solo quando
ha fame
Esiste il vuoto
imbavagliato di bugie
e tu scrolli le spalle
all'infuori della tua vita
come se la forza fosse fuoco
E l'insieme di vuoto
dissolto
nel silenzio occupato
dallo strato di polvere
disperso

Lupo di bosco
cerchi primavera
nel piccolo cuore
capovolta
punta limpida
una stella

Coscienza di sciacallo
spara alla cagna cieca
e tu già ucciso dalla vita
perdona il suo peccato
Quando il giorno finirà busserò alla tua porta
a cantare il silenzio
della notte
e ti terrò stretto
al mio petto

La tua perla
sul velluto nero
resiste alle chimere
Perdona
chi non t'ha voluto
ha già la sua
sventura

 

Le parole
dei tuoi libri
l'ho già letti
sulla strada
Papaveri rossi
e grano saraceno
latte zampillante
di mammella
rosa ovatta
Follia:
sono stata "Re"
della matassa
Attratta dalla
venerazione
ho accarezzato
cenere
sotto il capo
"Vittoria"
come mio nome
di donna
che accese
la candela
che non si voleva
consumare

"Come il giacinto che i pastori sui monti pestano con i piedi
e a terra il fiore purpureo sanguina... (Saffo)

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