Come folle vivo il tempo a vendere lombra
e la notte dormo dentro un corpo senza pelle
...un cuscino guardandomi immagina comè
amaro
sentirsi sola
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IL PUDORE
sè smarrito
sono dolce
dispotica
perversa
e plasmo rapida
il riscatto alla rivolta
Mi ritrovai
buttata
come pietra a terra
Avrei voluto
abbracciarti
forte in segno daffetto
ma ti lasciai
senza un saluto
spegnendo
la sigaretta tra le dita
...ero io quel pezzettino
che cercava una ragione
NEL LETTO
disfatto
il culto
del silenzio
regna
nellaria
appestata
di fumo
come un odore
che provoca
appetito
o come foglia
che nel volteggiare
trema
...maggrappo al vento
per non cadere
BIANCA
era bianca
la luce
di una sposa
sulla fredda
parete
La voce
della sposa
calda
come la luce
dei draghi
a rilievo
sul vaso cinese
Sullaltalena
aspetto
il richiamo
della tempesta
e chiudo
il quaderno
...bianche
erano le pagine bianche
LA VITA
galoppa
prodiga
come
la mia sorte
Quante albe
allattate
con il morso
che concede
ai poveri
il privilegio della fame
Ora possiedo
solo le dita per contare
e i denti per mordere
il pane a bocca aperta
Il sonno dei miei bambini
è abbandonato al destino
...lasciatemi oggi un posto al
sole
SOTTO IL BRACCIO
porto un canestro
pieno di grovigli
Un velo di sangue
copre gli occhi
Sono stata
sposa di un re
ed ora esiliata
come ubriaca
nel corpo
di serpente
che striscia
nella polvere
Sono odissea
che dormiva
su marmi rosa
mentre adesso
semino acqua
raccolgo vento
e mi copro
di cenci e luce
...e con le unghie rotte
stacco dal pane
le briciole daffetto
TRA SOGNI LASCIATI
ho bevuto l'acqua
spento i fuochi
e dimenticato
- nella notte nera -
dintrecciare capelli
indossare sottane
dormire nel letto
Tutto procede
impetuoso
e non mi fermo
a guardare indietro
e senza nascondermi
cerco nellidentità
del giorno
gli amici sconosciuti
...e negli spazi dellinfinito
la miseria del mattino
A VOLTE CANTO
la fame di Tantalo
e la disperdo nel silenzio
A volte asciugo
una goccia di pianto
sazia docchi
A volte guardo
la stella lontana
tra le sirene dUlisse
A volte immagino
il mio letto coi lenzuoli bianchi
A volte credo
chè lora migliore
per brindare al domani
...fiato alla penna che lascerà
tutto scritto
FIORI DISCHIUSI
nel silenzio che altri
non sanno ascoltare
Sogno approdi
e il sole fumante
ripone nostalgia
prima di chinarsi
a raccogliere una dolcezza
che tutto addormenta
La mia sete?
La riconosco
è piccola figlia del bosco
dove la frusta del silenzio
nella selva illumina il sentiero
e la stella apre la porta
per scavare nella palude
o per dissotterrare la luna
la luna
la luna per nutrire
le fameliche notti
che non dormono
e muta come il gesto
la mano in silenzio
cade sulla solitudine
e dorme su un ramo
dal nome dimenticato
...toccami e conoscerai
linutile tristezza di un
istante
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