Per me la prima passione in assoluto fu il classico odore che
emanavano i pastelli e i tubetti di tempera quando li spalmavo sui fogli.
Così sbocciarono i primi tratti e le prime pennellate, ma per me la pittura fu e divenne
un'infedele amante che va e viene senza nessuna costanza.
E se i «poeti sono i legislatori occulti del genere umano», come diceva
Schiller, fu la poesia che a tredici anni mi prese e sé e mi portò per mano fino a
quando il pensiero, come un Ulisse alla ricerca dellItaca perduta, è
diventato poesia nellocculta tempesta di colori o semplicemente nellalchimia
del desiderio di ripropormi in pittura.
Anche questo, forse, è stato un modo, forse originale, per dare una forma di colore alla
espressione della stessa parola che, attraverso le varie e combinate
possibilità, diventano poi quei fiori da cogliere nell'universo,sfaccettato e variegato,
che ci trasporta, in quei momenti più o meno alti, di suggestiva ricerca ma, sicuramente
qualunque sia il risultato di questa bigamia, fermiamoci qui perché la vera
arte è sopratutto quel godersi tranquillamente un momento di costante energia: lasciamo
il compito ad ognuno di verificare il proprio grado di sensibilità.
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