Home

La mia vita

Amori

Opere

Pittura

Galleria

Amici

Scrivimi

Articoli

Critiche

Consulenza editoriale

Collane editoriali

Manifesto Alienismo

Associazione Italiana Artists & Creatives

Akkuaria

Anterao

 

La polvere e il vento 
Ed. Centro Studi Spazio Vita 1995

 

DISSE LA POLVERE

«Fammi vedere

«coi tuoi occhi le lontane

trasparenze di grano e fiordaliso»

AGGRAPPATI - rispose il vento

raccoglieremo

i giochi sul velluto

dei papaveri in fiore

La luce delle rose

il polline di stelle e

il pane degli uccelli



Ci sono “amori” che percorrono strade dove neanche i passi fanno rumore, dividono quegli istanti di felicità e restano “sogno”. Vivono quel “tempo” che non si logora mai e sopravvivono ai fatti della vita solo per dare la certezza di nutrire n fioco che, nelle fredde sere d’inverno, riporta l’allegria, la gioia e la serenità che ha colorato il cuore.

“La polvere è il vento” è un "dialogo" che affronta un dolce momento d’incontro, nell’ansia che presto arrivi il giorno per poi sfocia nel desiderio di un nuovo incontro: un dialogo che si diparte nel pensiero di una donna (polvere) che non sta mai nello stesso posto e del vento (uomo) che ha bisogno della polvere per arricchirsi di nuove tempeste. Ma la notte è passeggera e nel letto il lenzuolo col silenzio copre ogni odore.

 

COME ALLODOLA

T’illudi di specchio

spicchio di sole

Il vento e la polvere

non si fermano mai

allo stesso posto.

Il vento può appassire il ramo

ma il pugno del poeta bussa sempre

dove c’è amore



***



CORIANDOLO DI POLVERE

L’odore della strada bagnata taglia il silenzio

Una lingua d’aria che parla vestita di seta e oro

«Coriandolo di polvere

io sono il vento che vive le tempeste

nel cielo di gennaio

come la luce e fiamma la falena.



***



DORME LA LUNA

mentre oscuri il mondo

con le pezze del tuo silenzio

La notte è passeggera

effimero compagno

ma nascerà la luce

dove adesso dorme la luna

Come goccia ballerina

la forza della tigre

sarà sulla mano che strappò il cuore



***



UN LENZUOLO

di silenzio copre

ogni profumo di gigli

e ginestre nella terra

che s’allaccia

come cravatta al collo

tra il sudore

come l’ape che punge il dolore

© copyright Akkuaria 2000