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Mio caro, dolce ed indimenticabile amore,

come un palloncino che improvvisamente scappa con il vento, i miei pensieri stanno ripercorrendo anni luce, attraverso la ruggine del tempo svanito sui banchi di scuola, per ricomporre con la colla della nostalgia, quei frammenti di ricordi legati a te, eterno ed unico mio amore.

 

Caro amore, amore caro! Quanti anni... quanti!

Provo adesso un'indicibile emozione nel riscoprire e ritrovare la freschezza di quei nostri giorni, i soli testimoni d'una malattia che neanche la medicina del tempo è riuscita a guarire.

 

Il contrasto, tra ciò che ho lasciato alle spalle e quello che ho davanti, può solamente sottolineare, con un intenso brivido, quella ferita che mai si è rimarginata.

 

Il nostro amore è rimasto come una presenza affascinante e consapevole di mostrarsi rassegnato e avvenente come una foto in copertina.

 

Solo da animale affamato oggi posso divorare il pasto di ricordi che, pur masticandolo con la mente, non mi sazia più come quei pomeriggi, discreti e riservati dove, con attenzione, guardavamo chi potesse scoprire gli intimi disegni dei nostri occhi che si sperdevano nei confini.

 

Oggi, amore, posso solo percorrere con il cuore le memorie che vorrebbero mischiarsi coi sapori di quei giorni consumati su quella vecchia panchina del giardinetto pubblico, e riprovare, un solo attimo, le sensazioni della prima volta.

 

Le nostre immagini, ferme e immutabili, sembrano quadri prosaici, misteriosi di questa storia, nascosta ancora sotto le larghe pieghe di quel vestitino rosso di velluto sfoggiato

per provare la sensazione d'essere una elegante signorina.

 

Ricordo che la testa mi girava a furia di camminare, insieme a te, con il naso all'insù e gli occhi leggermente strizzati, inebriata di quell'aria che sapeva di gelsomino e di libertà.

Persino il sole mi sembrava più vivo tra i gatti sornioni che se lo godevano.

Mentre adesso, che vivo continuando a guardare l'orologio per contare il tempo, mi rivedo ancora con te, mescolata tra la folla, con la forza di quella ingenua trasparenza che ci lacerava con domande a cui non sapevamo dare risposte.

Troppi anni hanno cambiato la nostra vita senza risparmiarci e, adesso, anche se per un attimo ritorno a te, lascia che ti scriva queste righe che so già bene che non leggerai mai poichè in quell'angolo nascosto della mia vita, tra sogni e silenzi, c'è la gioia e la spensieratezza che abbiamo provato insieme.

Da allora non mi p rimasto che sentire le rughe crescere ad una a una. Le ho sentito

calcare la fronte mentre mi lasciavo andare avanti, e senza che nessuno avesse osato muovere un dito per fermarmi in questo andare.

Sono andata sempre avanti, senza mai guardare indietro, senza mai chiedermi dove andassi.

La sola consapevolezza che riesce ad identificare le mie emozioni è l'impronta di questa bufera di felicità che si scatena con lotta impara, che mi schiaccia come una formica sotto il tacco.

Solo con la dolcezza del tuo ricordo posso oggi illuminare il grigio degli anni che si sono mescolati con l'ombra di tanti altri anni e di tanti altri amori e, questi ricordi amore, adesso, sono solo piccoli fiammiferi che s'accendono e si spengono per farmi ricacciare senza pietà nei meandri dei giorni perduti, dove debbo soltanto surrogare una realtà che, persa d'innocenza, non potrà più avere i tuoi occhi: gli occhi d'una volta!