OCCHI DI FAVOLA

 

POTESSI
Amore
di fiabastella
di ventoneve
uscire dal cancello
in un’ora della notte
senza cercarti
e trovarti la
dove t’aspetto
sul morbido petto e
Cuore di zingaro
ad occhi chiusi
riconoscerei
i fiori di pesco
su i tuoi riccioli d’oro
in questa notte selvaggia
distante dai pensieri
dove la vita
è senza confini
niente è terra
niente è patria
niente è mondo




LA SERA
andavo cercando
la luna
nel ventre dell’artista
e sapessi
quanti silenzi
ho trovato
nella calma
voce del tempo
e nei rumori della vita
Vetri o brillanti
o semplicemente
diamanti
"Mio pullulante fiore"
l’amore danza
e continuerà
a danzare
coi suoi veli
che maliziosi
scivoleranno
attraverso il cuore
con la certezza
"mia labila traccia"
...che dopo la quiete
la follia possiede i pazzi




AMORE
Selvaggio e smisurato
sei il respiro dell’aria
che batte dentro il petto
sei pagina bianca
che diventa maestra
ma cieca di ragione
E tu parli
parli parole
e canti
canti canzoni
e t’incoroni
di lucida incoscenza
con quel fascino inerte
che nasce
dell’intimo senso
dall’adultero gesto
per poi cadere nel cuore
che è terra di nessuno
... e sogno e realtà
diventano amanti




SONO AMORE CHE TI CERCA
Spirito che scorri secco
a corrodere il tempo
nel tempo dell’attesa
e mentre luce e ombra
si sposano
tra le viscere
della mia stessa vita
dalla placenta
che da ferita
copre ferita
s’incontamina
il pensiero:
"chi sarai?"
mia agrodolce vertigine
ma ti partorirò
attraverso me
Desdemona e Otello
e se trema la carta
al mio pensare è segno
che tra le dita
anche un piccolo
briciolo di specchio riluce




CUORE DI PAPAVERO
amare
non è forse
quel verbo sottile
che schiaccia
il nostro sfuggire
laddove il tempo
si è fermato

...solo se c’è

può ingannare
quel silenzio
che offusca

il senso della vita



LA MIA PELLE
non sta più
nella pelle
è Foglia di camoscio
che mi si cuce addosso
Bisbiglio di mandorlo bianco

Specchio che respira
o consapevolezza
che suona
scegliere o respingere
quel sorriso che affiora
a spolverare l’occhio
mentre il silenzio
sale dal ventre come un vento
gravido di fiore
... un sogno si
riflette sul volto




ACCADE
se aspetti
l’acqua che si cheta
è lacrima calda
un vestito di bacio
rosambrosia di bacio
acqua d’acqua passata
capriccio di cenere
d’acqua perduta
cencio di cuore
Lusinga sul petto
non devo pensare
che mi spezzerai
il cuore



OCCHI DI PAVONE
ferma il tuo spettacolo
sul fiore addormentato
Un gioco di sporgenza
è la linea ondulata
d’opalescente bellezza

Solo i rami vanno
dovunque
ma il fusto resta legato
alla sua radice




IL CIMITERO DI TUTTE LE COSE
seppellisce la memoria
e non c’è alcun modo
per tornare indietro
quando il giorno smaglia
la sua tinta
Solo il Flauto d’allodola
al primo canto consola
il nascere del giorno
e il coro degli spettri
palpita interrotto
La pace
adesso è nella mia calma
mentre l’abito sdrucito
scava il germe del sospetto
Cangiante
la pupilla nei dettagli
segna il fiume
che nella notte
dolce scende
Vogliatemi egualmente bene
anche se non ho più gocce da dare

 

 

 

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